Biohazard Dash doveva essere il primo spin off del gioco originale, ambientato tre anni dopo nella stessa villa Spencer in cui aveva avuto origine tutto e solo per la console Sega Saturn. Il gioco avrebbe dovuto presentare un cast completamente nuovo e sarebbe dovuto essere incentrato su una nuova specie di virus in grado di trasformare gli esseri umani in piante mutanti. L'inizio della storia sarebbe stato ambientato con la scoperta di una stanza segreta nel laboratorio di coltura del Tyrant. Le ambientazioni del Dash sarebbero state quindi quelle del primo Resident Evil, ma con i segni del tempo ben evidenti sulle strutture. Lo sviluppo del gioco è stato abbandonato a favore di Resident Evil 2, in cui appaiono alcuni indizi riguardanti Biohazard Dash, le Ivy, le piante mutanti che si incontrano nei laboratori di ricerca dell'Umbrella Inc.

E' interessante comunque sottolineare che la versione di Resident Evil realizzata per il Saturn della Sega, nonostante il livello grafico inferiore rispetto alla controparte realizzata un anno prima per Playstation, contenga in realtà alcune cose molto interessanti: un Battle Game, precursore dei vari Mercenari apparsi nei successivi capitoli, in cui i personaggi dovevano farsi largo in apposite aree del gioco tra mostri di ogni sorta (idea alla base del multiplayer di Resident Evil Deadly Silence); costumi alternativi differenti; nuovi mostri (una specie di Hunter chiamato Tick e un secondo Tyrant nei laboratori, oltre a un Golden Tyrant e a Wesker versione zombie nel Battle Game); scene filmate non censurate e a colori (non per tutte le copie del gioco, sembrerebbe trattarsi di un errore).

 

 

 

 

Originariamente sviluppato per il Nintendo 64, Resident Evil Zero possedeva una grafica molto simile a quella del 2 e del 3 e gli sviluppatori aveva scelto la console della Nintendo in quanto la cartuccia avrebbe potuto garantire un tempo di caricamento veloce durante lo switch tra un personaggio e l'altro (Rebecca Chambers e Billy Coen). Durante la produzione però il gioco fu cancellato per poter essere poi sviluppato per Nintendo Gamecube in modo da essere all'altezza del remake del primo episodio che Shinji Mikami stava sviluppando. Lo scenario e la storia in seguito sviluppati sono rimasti invariati rispetto alla controparte mai uscita per Nintendo 64, mentre invece sono stati cambiati i costumi di Rebecca, che originariamente indossava una uniforme con proteggi spalle e berretto.

Billy Coen è rimasto praticamente lo stesso, con tanto di enorme tatuaggio sul braccio con la scritta "Mother" (in onore del virus progenitore, the Mother virus? chissà...). Il gioco appare veramente bello al primo impatto visivo, grazie all'hardware del Nintendo 64. Da notare che un paio di EX Files nella versione del Nintendo 64 di Resident Evil 2 (chiamati Rebecca's Report e Mother Virus Report) già facevano riferimento agli eventi di Resident Evil Zero.

 

 

 

Il primo tentativo di dare un sequel a Resident Evil ormai universalmente conosciuto come Resident Evil 1.5 fu abbandonato dalla Capcom a oltre il 60% dello sviluppo e a un solo mese dalla pubblicazione della data di lancio. I protagonisti del gioco sarebbero dovuti essere Leon S. Kennedy (come poi in realtà è avvenuto) e Marvin Branagh, un poliziotto esperto dell'R.P.D. (che contrariamente a ciò che è stato pianificato in seguito  sarebbe dovuto sopravvivere per aiutare Leon e Ada a fuggire da Raccoon City). La sorella di Chris Redfield, Claire, non era nemmeno stata programmata: al suo posto c'era una ragazza bionda che rispondeva al nome di Elza Walker, appassionata di motociclismo (il suo costume principale è infatti una tuta da motociclista). Gli altri personaggi sarebbero stati la famiglia Birkin al completo (esattamente come tutti i giocatori la conoscono), Ada Wong (nei panni di una ricercatrice dell'Umbrella) e Robert Kendo, che sarebbe dovuto essere di supporto nello scenario di Elza. Brian Irons, il capo della polizia di Raccoon City, appariva anche in Resident Evil 1.5, ma non nel ruolo di cattivo come in Resident Evil 2. L'ambientazione principale era una moderna stazione di polizia, molto differente da quella leggermente gotica della versione poi sviluppata e che tutti i fans posseggono. Per quanto riguarda i nemici erano previsti uomini ragno, api zombie, poliziotti zombie di diverse dimensioni e sesso e una diversa versione del G-Type. Si suppone anche che già fosse stato introdotto l'uso di granate.

 

 

Erano previsti due diversi scenari, uno per Leon e uno per Elza, ma erano programmati per essere molto più simili a quelli di Jill e Chris del primo episodio, con finali multipli a seconda dei personaggi che riuscivano a rimanere in vita alla termine dell'avventura. E' possibile reperire con una semplice ricerca in un motore di ricerca materiale riguardante questo episodio ormai perduto che moltissimi fans vorrebbero poter finalmente giocare anche a distanza di così tanto tempo, immagini, artwork, filmati. Solamente in Giappone è disponibile il Biohazard Complete Disk allegato all'edizione Dual Shock di Resident Evil Director's Cut, dove è possibile vedere tutti i filmati del gioco. Per poter vedere in formato PAL un segno tangibile di Resident Evil 1.5 occorre analizzare i dischi dell'edizione Playstation di Resident Evil 2 che svela la presenza di Elza Walker, alcuni oggetti che non compaiono nel corso dell'avventura e un'interessante schermata di scelta del personaggio ricostruita qui a lato.

 

Per maggiori informazioni riguardanti questo titolo perduto, immagini e molto altro vi rimando a un sito fatto molto bene che parla dell'argomento ampliamente.

www.bioflames.com

 

 

 

 

 

 

 

Grazie agli sforzi degli appassionati, negli ultimi anni il progetto Resident Evil 1.5 ha trovato un importante sbocco, portando alla luce una (in realtà più di una) versione assolutamente giocabile, non priva di bug (facilmente bypassabili tramite un apposito debug menù) del titolo perduto, utilizzando un emulatore. Ovviamente il gioco non è completo, dato che fu appunto abbandonato e cestinato al più o meno 70%, ma quello che è possibile giocare fa comprendere quanto in realtà il materiale fosse buono. Di seguito trovate i video dei miei test con un paio di queste versioni giocabili. Buona visione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Molto probabilmente tutti i fan della saga di Resident Evil sanno che il primo episodio di Devil May Cry in realtà era stato concepito come sequel di Resident Evil, ma durante lo sviluppo si comprese che si discostava davvero troppo dal concetto di base della saga e quindi lo si sviluppò come titolo a parte. Il concept originale per quel titolo prevedeva come personaggio principale un poliziotto europeo chiamato Dante (personaggio che è rimasto in Devil May Cry ma con tutt'altro ruolo) che veniva inviato in un antico maniero a investigare la presenza di armi biologiche. Molte delle creature che poi videro la luce nel primo capitolo di DMC erano inoltre state fatte come risultati di esperimenti dell'Umbrella (il ragno, Griffon, le Shadow). Abbandonato questo progetto, lo sviluppo reale di Resident Evil 4 cominciò e non fu uno sviluppo semplice.

 

 

Esistono tre incarnazioni del titolo prima di giungere a quella che fu effettivamente pubblicata, ognuna con differenti premesse. Shinji Mikami, supervisore di queste tre versioni, insoddisfatto, decise quindi di prendere in mano la direzione dello staff, per portare a termine la versione di Resident Evil 4 che noi tutti conosciamo. Il primo prototipo del gioco, denominato come "la versione con la nebbia",  vedeva Leon combattere contro una misteriosa entità a forma di nebbia nella quale si agitavano tentacoli alla Nemesis, il risultato di un infezione provocata dal virus Progenitore affrontato in Resident Evil Zero e accennata in Resident Evil Rebirth. Il gioco prevedeva anche che Leon venisse infettato da questa strana creatura e dovesse quindi combattere con il progredire dell'infezione. Il secondo prototipo, conosciuto come "la versione con l'uomo con l'uncino" vedeva Leon impegnato a combattere nemici paranormali come bambolotti assassini, armature e uno strano individuo armato di uncino che esce fuori da un quadro e sembra essere tratto dalla serie concorrente Silent Hill. Alcuni filmati di questa versione sono stati pubblicati in un'edizione speciale esclusiva per il Giappone dal titolo Biohazard 4 Secret DVD. L'ultimo prototipo, infine, prevedeva il ritorno degli zombie come nemici, ma non è mai stato mostrato.

 

 

Analogamente a quanto accaduto per Resident Evil 1.5, anche per Resident Evil 3.5 si é cercato di renderlo giocabile adottando però una diversa soluzione. Il gioco, in versione Beta, non ricalca fedelmente il materiale mostrato da Capcom all'epoca e che potete visualizzare nelle schede di questa pagina, ma ha cercato di far percepire il feeling che il gioco in questione avrebbe potuto donare ai giocatori. Il video seguente é il mio test di gameplay di questa versione (in descrizione al video, su youtube, trovate anche il link per scaricarlo e provarlo voi stessi.

 

 

 

Molto più recentemente, a fine 2020, Residence of Evil ha condiviso un video che mostra il primo filmato del gameplay del prossimo fan remake di Resident Evil 3.5. Creato da Team Survival, Resident Evil 3.5 Revival è una conversione totale e una mod autonoma che mira a ricreare l'esperienza originale della versione prototipo inedita di Resident Evil 4. Questo gioco creato dai fan utilizza il Resident Evil 4 Engine e combinerà il castello, allucinazioni e zombie. Inoltre, utilizzerà nuovi asset personalizzati, come texture, animazioni e modelli. Vi lascio al video di gameplay che é stato pubblicato. A voi i commenti.

 

 

 

 

 
 

Torna al menu

 

Resident Evil (Biohazard) copyright Capcom All original content copyright TheEvilProject.it 2006 - 2021