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la scheda del gioco |
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Dopo tanti mesi di silenzio dopo l'annuncio della sua pubblicazione, e dopo tanti rumors su come avrebbe dovuto o non avrebbe dovuto essere, ecco arrivare finalmente le prime conferme per l'attesissimo titolo Resident Evil The Umbrella Chronicles. Capcom svela qualcosa della sua creatura per Nintendo Wii pubblicando un breve trailer nel sito ufficiale del titolo, trailer in cui si vedono cooperare insieme Chris Redfield e Jill Valentine all'interno di villa Spencer all'epoca dell'incidente che portò alla luce i segreti dell'Umbrella (come fu riportato in tempi non sospetti dal volume ufficiale Resident Evil Archives); vediamo inoltre Billy Coen e Rebecca Chambers farsi strada per i lugubri corridoi della training facility del dottor James Marcus e un misterioso Albert Wesker in tenuta Resident Evil 4 togliersi i famigerati occhiali da sole. Un recente articolo pubblicato dalla rivista specializzata Famitsu rivela che The Umbrella Chronicles sarebbe uno sparatutto in soggettiva stile Gun Survivor in cui l'azione scorre su rotaie alla House of the Dead della Sega, ma concedendo di tanto in tanto momenti esplorativi in vecchio stile e alcuni bivi in cui fare una scelta come già visti nel primo titolo della serie Gun Survivor e in Resident Evil 3. Il titolo andrebbe a ripercorrere le tappe della vicenda legata all'Umbrella dall'incidente nelle montagne Arklay fino alla sua triste conclusione con la distruzione di Raccoon City di Resident Evil 3, anche se ancora nulla si sa con certezza riguardo gli scenari che dovrebbero far riferimento a Resident Evil 2 e Resident Evil 3. Non è ancor certo poi se le due previste modalità di gioco annunciate inizialmente (modalità Story e modalità Arcade - tipo i Mercenari di Resident Evil 4) saranno mantenute entrambe. Al di là di questi misteri, il gioco si presenta comunque bene dal punto di vista visivo, anche se occorre sempre tener conto che al momento la percentuale di completamento rimane molto bassa, il 25% circa. Restiamo quindi in attesa di ulteriori notizie a riguardo.
Ai fini di una valutazione globale del gioco nella maniera più obiettiva possibile, sono stati presi in considerazione diversi parametri e sono stati messi in relazione con gli altri titoli all'interno della saga e con ciò che era disponibile nel mercato al momento della pubblicazione del titolo. Le valutazioni vanno da un minimo di 1 a un massimo di 5. 3/5 - La trasposizione in 3D dei fondali pre-renderizzati di Resident Evil Zero e Resident Evil Rebirth è stata fatta in maniera maniacale, tant'è che i luoghi già visti precedentemente sono immediatamente riconoscibili anche se visti da una diversa prospettiva. Lo scenario relativo a Resident Evil 3 ha invece attinto, per chissà quale ragione, agli scenari tridimensionali visti in Resident Evil Outbreak, mostri compresi, miscelandoli in maniera non proprio soddisfacente con elementi propri di Resident Evil 3. I personaggi, pur fedeli alle loro controparti storiche, sembrano però essere tirati via, in particolar modo Wesker, che nello scenario finale sembra essere un manichino in abito scuro. 4/5 - La longevità di un gioco come questo, con una struttura fortemente arcade, a prima vista potrebbe essere poca, ma se si mettono sulla bilancia le diverse difficoltà con cui affrontarlo e la sfida di raccogliere tutti i files e ottenere le valutazioni più elevate, allora il discorso cambia. Tuttavia, i livelli sono brevi da portare a termine... ma intensi. 4/5 - Resident Evil The Umbrella Chronicles non è un gioco difficile da affrontare se il giocatore ha qualche minima esperienza di sparatutto arcade in stile House of The Dead. Il Wiimote (o lo Zapper) risulta essere facilmente utilizzabile per mirare gli oggetti o i mostri e crivellarli di colpi. Leggermente più impegnativo è riuscire a mirare e colpire il punto debole dei nemici (per eseguire un headshot-instant-kill contro uno zombie, ad esempio), dal momento che la porzione di mostro dedicata a questi colpi è davvero minuscola e occorre una buona mira e una mano decisamente ferma per eseguirli. Ma tutto sommato, dopo un po' di pratica, non risulta essere troppo complicato. 3/5 - La vera pecca di questo titolo è la storia: se da un lato abbiamo rivelazioni e retroscena succulenti su alcuni personaggi (Rebecca nella villa di Spencer, Ada nella fuga da Raccoon City, ma soprattutto Albert Wesker dalla rinascita alla fine dell'Umbrella), dall'altra abbiamo una specie di sommario raffazzonato di ben tre episodi di Resident Evil, uno dei quali ben poco fedele (quello ispirato a Resident Evil 3), ma anzi totalmente differente in ogni suo punto, compresi i combattimenti contro i boss. Nemmeno l'introduzione del nuovo capitolo ambientato in Russia e del nuovo personaggio Sergei Vladimir contribuisce ad elevare la solidità della story-line di The Umbrella Chronicles, se non dal punto di vista di Albert Wesker, su cui il titolo, a mio parere, avrebbe dovuto essere incentrato dall'inizio alla fine. 3/5 - I personaggi sono presentati come sono sempre stati, senza ulteriori approfondimenti se non per Albert Wesker, che risulta essere il personaggio meglio evidenziato. Sergei Vladimir, la new entry nella serie, non risalta più di tanto, presentato sotto forma di uomo ossessionato dall'Umbrella non perchè ci creda ma solo come atto di riconoscenza verso Spencer che lo ha accolto nella "famiglia". Anche la sua trasformazione appare banale, tirata via e di cattivo gusto, una B.O.W. senza senso che compie attacchi ridicoli. Gli altri personaggi restano nella media: le poche cutscenes in cui interagiscono tra di loro non li salvano da una realizzazione mediocre, che è pur un punto costante della serie, eccezion fatta per il Code: Veronica. 3/5 - Come accennato precedentemente, la difficoltà di un titolo di questo genere, al di là dei livelli di difficoltà introdotti, sta solo nel giocatore, nella sua mira e nella sua mano ferma. Il vasto arsenale di armi (e di munizioni presenti nei vari livelli) consente di muoversi con estrema sicurezza anche nelle situazioni apparentemente caotiche; i boss ripetono per 3 quarti dei combattimenti il solito pattern di attacchi, che basta memorizzare per sapere bene cosa e quando fare. Ci si poteva aspettare di più, ma dopotutto lo scopo del gioco è stato rendere Resident Evil accessibile anche ai casual gamer e dunque non renderlo troppo complicato, come in realtà era stato fino a quel momento. 3/5 - Il comparto sonoro di The Umbrella Chronicles non ha nulla da invidiare a un altro titolo del suo genere. Certo è che molta dell'atmosfera dei titoli da cui ha attinto è andata persa con l'introduzioni di musiche più ritmate e più melodiche. Gli effetti sonori dei mostri sono nella norma, unica vera pecca la "robottizzazione" della voce di Nemesis, che più che incutere timore come nell'originale di Resident Evil 3, fa sorridere e... imprecare. 3/5 - Se The Umbrella Chronicles fosse stato un titolo tutto incentrato su Albert Wesker, anche con l'impostazione in prima persona e da sparatutto arcade, la valutazione globale sarebbe stata sicuramente superiore. La pecca di questo titolo, oltre a una realizzazione generale che pare frettolosa, è voler riproporre in una manciata di minuti quanto già visto in passato e con un gameplay che mal si integra con quanto si vuole raccontare. Resident Evil, nato come Survival Horror, viene riproposto sotto forma di sparatutto arcade che sì diverte, ma che si discosta in maniera abissale dai suoi illustri predecessori anche perchè non offre quell'atmosfera e quella profondità a cui i fan della serie sono abituati. Il titolo appare più come un test per la console più che un reale capitolo parte della saga. La sua unica salvezza da un voto misero è quanto riguarda Albert Wesker e a quel misero collegamento con Resident Evil 4. |
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personaggi |
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mostri |
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boss |
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files |
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Dal momento che The Umbrella Chronicles ripropone gran parte dei vecchi Resident Evil, gran parte dei file rintracciabili nel gioco non sono altro che la trasposizione dei files originali più schede introduttive dei personaggi. Considerato che questi contenuti sono del tutto simili ai files riportati nelle sezioni di Resident Evil Zero, Resident Evil, Resident Evil 2 e Resident Evil 3, in questa sezione vengono riportati solamente i files originali. (dagli Archivi della Umbrella) Introduzione La Umbrella è stata fondata nel 1968 da tre partner: Edward Ashford, il celebre virologo James Marcus e il sottoscritto. Fin dall’inizio, abbiamo condiviso il medesimo obiettivo: eravamo certi che la ricerca sui virus sarebbe stata decisiva per la salute dell’umanità e che, un giorno, sarebbe addirittura stata in grado di affrancare la società dalle malattie. Il logo dell’ombrello è il simbolo del nostro incrollabile impegno: “Tutelare la salute del genere umano”. Tutte le tecnologie impiegate perseguono questo fine. Grazie al sostegno di tutti, la Umbrella è cresciuta e ora è celebre e stimata in tutto il mondo. Per 40 anni siamo stati fedeli ai nostri principi, offrendo sicurezza e tranquillità a strutture sanitarie e privati cittadini. Desidero ringraziare i nostri fidati azionisti, dipendenti e clienti per il loro eccellente contributo al nostro inarrestabile successo. Purtroppo, nel corso di quest’anno, Edward e James sono passati a miglior vita. Ne piango la scomparsa, ma sento che il loro straordinario esempio è ancora vivo nelle nostre attività quotidiane. So che entrambi sarebbero orgogliosi, se potessero vederci adesso. Noi della Umbrella continueremo a dare il massimo per stimolare l’innovazione e rendere il mondo un luogo migliore per tutti. Con noi, il futuro dell’umanità è al sicuro. Vi ringraziamo per il vostro assiduo sostegno. Ozwell E. Spencer, co-fondatore di Umbrella Corporation. Una tragedia scuote il
corpo dei Marines! Il Centro di addestramento versava in condizioni di abbandono dalla scomparsa del Dott. Marcus nel 1988. La Umbrella diede il via a un progetto teso al recupero della struttura. Dovevano essere inviati due scaglioni successivi di uomini e rifornimenti, ma il primo gruppo venne sterminato da un’arma bio-organica. Anche l’unità speciale inviata sul posto per indagare venne sorpresa e abbattuta dalle sanguisughe. A capo del Progetto Bonifica figuravano Albert Wesker e William Birkin. (dal rapporto di Wesker) Una “ arma biologica da combattimento” intelligente, in grado di eseguire ordini reimpostati e di comportarsi come un soldato: questa era il mostro che avevamo in mente e che battezzammo “Tyrant”. Sin dall’inizio, però, ci scontrammo con un ostacolo non da poco: era impossibile ottenere un soggetto vivente da utilizzare come base per il Tyrant. L’approvvigionamento di umani geneticamente adattabili era estremamente limitato. Ciò è imputabile alla natura stessa del virus-T. La variante del virus ideale per creare zombie e Hunter era compatibile con la maggior parte degli esseri umani, ma aveva il difetto di provocare una degenerazione delle cellule cerebrali. Per trasformare un portatore del virus in un Tyrant era necessario mantenere un certo livello di intelligenza. Per risolvere il problema, Birkin lavorò alla produzione di una variante, che, se perfettamente adattata al portatore, arrecava un danno minimo al cervello. Gli umani totalmente compatibile con tale variante dal punto di vista genetico erano estremamente rari. Il rapporto di simulazione del team di analisi genetica riferì che solo un umano su dieci milioni, una volta infettato, si sarebbe trasformato in Tyrant, mentre gli altri sarebbero divenuti zombi. Era teoricamente possibile sviluppare un ceppo più avanzato in grado di mutare in Tyrant un maggior numero di umani. Per far avanzare la ricerca, tuttavia, avevamo anzitutto bisogno di soggetti umani con un assetto genetico totalmente compatibile con la nuova variante. La possibilità che un esemplare del genere ci venisse fornito erano scarse, visto e considerato che anche passando al setaccio il Paese non ne avremmo rintracciati più di una cinquantina. Nonostante gli sforzi profusi, eravamo infatti riusciti a mantenere insieme solo una manciata di esemplari vagamente compatibili. Pur se in fase iniziale, le ricerche si trovavano a un punto morto. Mio caro colonnello, Quanto tempo è passato dal nostro ultimo incontro. Mi chiedo se in Russia sia già giunta l’estate… Il preavviso, lo comprendo, è scarso, ma ho bisogno di un favore, e solo tu puoi aiutarmi, amico mio. Avrai già appreso dalla conferenza televisiva di qualche giorno fa che è stato ordinato un intervento di risposta all’incidente sulle Arklay. Il messaggio con le procedure da seguire nel Giorno X è già stato spedito. Si vocifera che ai piani alti abbiano deciso di distruggere l’intera struttura. Non posso tuttavia, fare a meno di pensare che sia uno spreco. Che ne sarà del nostro guardiano di Creta? Perdonami per la richiesta che ti sto per fare, ma devo chiederti di volare a Raccoon e recuperare il prototipo in mia vece. Tanta urgenza ha una ragione: forze oscure stanno tramando nell’ombra per costringermi in un angolo. Sospetto che l’epidemia e i vari incidenti abbiano avuto ripercussioni che vanno ben oltre ciò che sappiamo. La società ha deciso di distruggere qualunque prova di un suo coinvolgimento. Date le circostanze, temo che qualsiasi forma di corrispondenza sia sottoposta a controlli, per questo ho ritenuto opportuno sigillare il messaggio. La Umbrella è invischiata in una situazione pericolosa. Sono tempi duri. È in momenti come questi che chi sa trarre vantaggio da queste disgrazie ha la possibilità di emergere. Sei sempre stato il nostro fedele “addetto alle pulizie”: ora abbiamo bisogno nuovamente dei tuoi servigi. Buona caccia. (non firmata, ma con un antico sigillo)1) Questo virus, sviluppato da un ricercatore di nome William Birkin, è molto più potente del virus-T. Mentre quest’ultimo, infatti, provoca mutazioni in una sola generazione, il virus-G può passare alla generazione successiva. Venne rilevato per la prima volta nel corpo della cavia Lisa Trevor quando fu testato su di lei il prototipo del Nemesis. 2) William si inoculò il virus-G e si trasformò in un mostro. Tale creatura è chiamata “ G” o, per distinguerla dal virus, “Birkin G”. Il mostro subì tutta una serie di mutazioni estreme finché, assunta la sua quinta forma, venne distrutto da Leon e Claire nel Centro di ricerca sotterraneo di Raccoon City. Questa filiale della Umbrella è un laboratorio di ricerca situato nella regione del Caucaso, nel sud della Russia. In superficie, è un impianto di trasformazione chimica gestito dal governo, ma in realtà è stato rilevato dalla Umbrella dopo la caduta dell’Unione Sovietica e utilizzato come copertura. Sotto la superficie, l’organizzazione ha costruito degli impianti per la ricerca virale e sulle armi biologiche. È la più recente base della Umbrella e il quartier generale di Sergei Vladimir. Dopo gli episodi di Raccoon City, il governo statunitense spiccò un mandato che imponeva alla Umbrella di cessare immediatamente qualunque attività. Per tutta risposta, Ozwell E. Spencer reclutò i migliori avvocati che il denaro potesse comprare e una serie di testimoni falsi per creare l’illusione di una cospirazione, in modo da mettere l’opinione pubblica contro il governo e a favore della Umbrella I sopravvissuti all’incidente prestarono testimonianza, ma l’assenza di prove, spazzate via dall’Operazione Tabula Rasa, e il rifiuto di testimoniare da parte di alcuni funzionari del governo, timorosi delle conseguenze, fecero sì che il processo si trascinasse senza giungere a una conclusione Proposta nuova arma bio-organica Team di Ricerca Arklay Il successo dell’esperimento Tyrant T-002 dimostra che ci stiamo avviando verso la creazione di un’arma bio-organica umanoide. Dobbiamo però continuare a lavorare indefessamente per sviluppare prodotti all’avanguardia in grado di soddisfare le mutevoli esigenze dei nostri clienti. Proponiamo il seguente programma: 1) Connettore per il controllo delle sinapsi Lo schieramento di armamenti basati sul virus-T presenta problemi legati alla mancanza di controllo. Improvvise mutazioni cellulari possono determinare interruzioni di funzionalità, incapacità di giudizio e vari disturbi già riferiti in passato. Il trasporto e lo schieramento degli armamenti in condizioni di sicurezza impongono la ricerca di una soluzione più stabile. Il Laboratorio di ricerca 6 in Europa ha individuato un metodo di controllo che prevede l’uso di parassiti organici. Il nostro obiettivo è ottenere risultati più costanti impiegando chip collegati alle cellule cerebrali. Stiamo ultimando i test e confidiamo nelle possibilità di realizzare un simile prodotto. 2) Potenziamento della funzionalità di combattimento per gli armamenti di terra Il Tyrant vanta un’abilità nei combattimenti e una capacità di sopravvivenza superiori anche alle truppe più preparate. Tuttavia, è ancora teoricamente in grado di sconfiggere una sola divisione militare. Quando si trova di fronte a un AFV o a un elicottero militare, la sua capacità di uccidere vacilla. Equipaggiando il Tyrant con blindatura e armi da fuoco, lo renderemo più idoneo ad affrontare la multiformità delle situazioni potrebbero presentarsi sul campo. In passato abbiamo reputato ideale alleggerire il Tyrant da ogni impedimento che potesse limitarne i punti di forza: riflessi e performance motorie. Tuttavia l’utilizzo di moduli di blindatura avanzati, di impianti interni di rafforzamento, di armi teleguidate a lunga gittata ecc., consente di mantenerne inalterate le capacità incrementando al contempo le possibilità di intervento nelle manovre sul campo. In poco tempo, tale potenziamento sarà realtà. Una volta completo, il Tyrant potrebbe diventare la macchina da guerra universale più completa mai realizzata. William Birkin Anche se l’incidente alla villa era già un ricordo, la “malattia cannibale” (il virus-T) raggiunse Raccoon City, scatenando il panico. La città fu posta in quarantena mentre la polizia locale ei militari dell’U.B.C.S. tentavano di mettere in salvo i cittadini. La situazione si inasprì e salì la possibilità che la quarantena non potesse arginare l’avanzata del virus. Il governo U.S.A., preoccupato, convocò una conferenza di portata nazionale per discutere il da farsi. Da essa emerse un piano per radere al suolo totalmente la città. A tale scopo, il 1 ottobre 1998, l’esercito lanciò un nuovo tipo di missile nel cuore della città. Raccoon City e i suoi 100.000 abitanti vennero spazzati via per sempre dalla faccia della terra. Risultati simulazione di battaglia con T-A.L.O.S. (Top Secret) CASO 12 T-A.L.O.S. contro 1 unità Forze speciali, 12 soldati (ex Spetsnaz) Tempo trascorso: 3m28s Tasso di uccisione: 100:0 CASO 13 T-A.L.O.S. contro Veicoli blindati, 2 veicoli Tempo trascorso: 6m40s Tasso di uccisione: 89:2 CASO 14 T-A.L.O.S. contro Elicottero d’assalto, 1 elicottero Tempo trascorso: 32m13s Tasso di uccisione: 48:10 Cara Bridgette, capisco il tuo timore per questo mio incarico così pericoloso. Come membro della S.T.A.R.S., sarò sempre nella linea di fuoco, ma ritengo che sia giunto il momento di spiegarti le ragioni del mio comportamento. Bridgette, so che ti ho già parlato di lei in passato, ma il ricordo della mia povera sorellina mi divora. Non sono stato in grado di salvarla da quella carogna Hai cercato di consolarmi dicendo che non avrei potuto fare nulla, perché ero troppo giovane. Ma la verità è che ero paralizzato dalla paura. La mia sorellina è stata uccisa davanti ai miei stessi occhi e io non ho mosso un dito. Non ho saputo proteggerla. Ero assolutamente inerme. Non riesco a sbarazzarmi dell’idea che avrei dovuto morire al posto suo. L’unica cosa che posso fare è cercare di reprimere questo sentimento e proteggere chi ne ha più bisogno, perché non debbano passare quello che ho passato io. Non ho intenzione di smettere, questa è la mia missione. La S.T.A.R.S. è l’unica cosa che mi rende accettabile l’esistenza. Non voglio morire senza uno scopo. Non voglio esitare di nuovo quando quel momento si ripresenterà. Non temere, non sono più un ragazzino. Ne uscirò vivo. Te lo prometto. Sei la cosa più importante della mia vita e voglio essere al tuo fianco quando avrai bisogno di me. Con amore, Richard Ordini di emergenza In data 29 settembre 1998, ore 12.00, in ottemperanza all’art. 12 delle Procedure interne d’emergenza, si subordinano gli impianti e il personale all’autorità del Capitano della Guardia Sergei Vladimir. L’obbedienza ai suoi ordini deve essere assoluta. Qualunque tentativo di insubordinazione sarà punito con la morte. 1) Questo velivolo dovrà infiltrarsi nello spazio aereo di Raccoon City e occuparsi dei possibili superstiti sganciando il T1 sulla stazione di Polizia. 2) I rimanenti T a bordo dovranno essere sganciati sull’Inceneritore P-12ZA per rispondere alle forze speciali addestrate e ben equipaggiate inviate dal governo. Dobbiamo assicurarci di attuare tutte le misure necessaria a bonificare la zona dalla loro presenza. 3) Una volta completati i suddetti punti, il velivolo dovrà ritirarsi dallo spazio aereo di Raccoon City il più rapidamente possibile. Dopo aver sganciato tutti i T, sarà necessario trasportare un altro carico. Seguiranno dettagli. Nome in codice: T-A.L.O.S. La “T” sta per Tyrant, mentre il resto del nome significa “ Sistema organico letale corazzato”. Questa arma biologica impiega il Tyrant come base, aggiungendovi funzioni di controllo da remoto tramite un chip impiantato nel cervello. Il suo sistema cardiovascolare è stato potenziato artificialmente per fornirgli una mobilità altrimenti impensabile. Il corpo è rivestito di una speciale lega metallica che non solo lo aiuta a difendersi dai missili e dalle armi da fuoco, ma frena anche l’evoluzione della mutazione del virus-T. E’ stato inoltre equipaggiato con armi che gli permettono di colpire bersagli distanti. Nonostante sia umanoide, ha potere di fuoco e blindatura sufficienti ad affrontare un carro armato. Il nome in codice è anche un tributo all’omonimo gigante bronzeo della mitologia greca. Nome in codice per il sistema di difesa di IA sviluppato dalla Umbrella. Si trova all’interno dell’U.M.F.-013. Tuttavia, garantisce accesso illimitato all’intera rete della Umbrella per scopi amministrativi, di controllo e di svolgimento di determinate procedure. Questa funzionalità aggiuntiva si attiva in caso di falle nel sistema di sicurezza, ma nella maggior parte casi la Regina rossa resta nell’ombra svolgendo solo la sua funzione primaria di monitoraggio. In caso di emergenza, svolgerà un ruolo più attivo, salvaguardando i sistemi e i dati sensibili e sbarazzandosi degli intrusi. Dotata di autocoscienza, è in grado di prendere tali decisioni in autonomia. Derivazione della linea T-103 del Tyrant manipolata da Sergei per farne la sua personale guardia del corpo. Possiede le funzionalità di combattimento di un T-103, ma è stato modificato per meglio inserirsi nella società umana. Oltre al rivestimento difensivo brevettato T-103, questo modello è equipaggiato anche con occhiali da sole con visore HMD incorporato. Tra gli altri miglioramenti apportati a questo modello figurano una maggiore capacità di comprensione e la possibilità di passare per un essere umano. È ancora un T-103, e come tale può trasformarsi in un Super Tyrant in caso di necessità. Il supercomputer di tredicesima generazione celato nel rifugio sotterraneo del Centro di ricerca di Raccoon City. In questa unità centrale vengono raccolti tutti i dati provenienti da tutte le filiali della Umbrella sparse per il mondo. Tale ricchezza informativa è custodita in un unico luogo come misura di sicurezza, nel caso la Umbrella si trovasse in difficoltà e dovesse ripartire da zero. Nicholai, perdonami per il ritardo nel risponderti. La tua offerta ha tutte le potenzialità per rivelarsi fruttuosa. Tuttavia il prezzo da pagare per me potrebbe essere alto e dunque meritevole di una riflessione più approfondita. Non ho cambiato idea riguardo alla necessità di abbandonarli. Comprendo che questi dieci soldati al fianco dei quali ho combattuto non sono che un numero agli occhi della Umbrella. Sono certo che lo troverai esilarante, vecchia volpe, ma questo è un giorno triste per me, e la decisione che devo prendere mi addolora. Dopotutto, sono stato io a farne degli uomini, sono una parte di me. Non posso non nutrire riserve all’idea di trasformare degli esseri umani senzienti in armi biologiche e condannarli a un’esistenza da morti viventi. Tuttavia, ho fatto la mia scelta e non tentennerò. Il progetto è figlio del sacrificio. Per riportare la Grande Madre Russia ai suoi antichi fasti, sono disposto a sopportare qualunque sofferenza. Il sangue versato non sarà che un piccolo prezzo da pagare. Se dovessi martoriare il mio stesso corpo, lo farei. Gemerò e verserò lacrime di sangue e dilanierò le mie carni fino a strappare qualunque sentimento di rimorso vi possa albergare, pur di dare il via a una nuova era. La risposta, compagno mio, è dunque sì. Sia fatta la tua volontà, Silver Fox. Sergei Vladimir Ho una mia teoria riguardo alla straordinaria evoluzione di Sergei. Ho sempre ritenuto che la varietà delle alterazioni scatenate dal virus nell’ospite fosse riconducibile al caso. Tuttavia, avendone verificato con i miei stessi occhi gli effetti su Sergei e in considerazione di quanto so della mutazione di Marcus, posso affermare che esiste una linea comune che unisce le loro trasformazioni. L’atteggiamento mentale dell’ospite sembra influenzare l’evoluzione del virus. Sergei è mutato in un mostro il cui corpo è l’immagine stessa della sofferenza, essendo stato squarciato dall’interno dai suoi stessi aculei. Immagino che una simile trasformazione rispecchi la reale essenza dell’uomo che era. Non posso provarlo, ma l’intuito mi dice che ho ragione. Se la personalità dell’ospite può influenzare davvero la modalità in cui il virus si manifesta, cosa ne posso dedurre? Giornalista: La Rete è in fermento a causa di questo processo, che figura ai primi tre posti tra le chiavi dei più famosi motori di ricerca. Eppure, molti storcono il naso dinanzi alla sua battaglia contro la multinazionale, sostenendo che sia andata troppo oltre. Cosa ne pensa? Sara: La Umbrella non è un’impresa con fini di lucro come tante altre: è un organizzazione potente, più simile a un esercito o a un governo. Non abbiamo scelta se non quella di dichiarare guerra a chi cerca di insabbiare la verità. Abbiamo lottato in tribunale quasi cinque anni perché la Umbrella fosse riconosciuta colpevole e, se tornassimo indietro, lo rifaremmo Giornalista: Davide contro Golia, quindi. Ora che si è arrivati a una sentenza, è tutto finito, giusto? Sara: E’ stato risolto un problema, ma i dubbi restano. Credo sia troppo presto per cantare vittoria. Giornalista: Dubbi? Quali dubbi? Sara: Ci sono due domande a cui dobbiamo trovare risposta. Prima di tutto, perché ci è voluto così tanto prima che comparissero prove in grado di incriminare la Umbrella? Perché proprio adesso? E poi, perché la natura di quelle prove è tuttora segreta? Giornalista: Esistono un sacco di teorie fantasiose al riguardo. Sara: Se si dà un’occhiata agli atti del processo, sembra che le prove siano costituite da dati custoditi in un computer. La Umbrella deve averli tenuti nascosti fino all’ultimo. La motivazione più probabile di tanta segretezza è che contenessero informazioni in grado di incrinare diversi governi del mondo, compreso il nostro. Si vocifera anche che le prove siano state acquisite tramite accordi con un gruppo antisociale. Giornalista: Ma ora che la Umbrella è stata sgominata, il peggio è passato, giusto? Sara: Le malefatte della Umbrella sono venute alla luce, certo. Ma lo stesso non si può dire dei dati relativi alla produzione del virus. Non credo siano stati cancellati, ma piuttosto che siano finiti nelle mani di qualcuno, qualcuno che farà propria l’infausta eredità della Umbrella. Giornalista: Infausta eredità? Sembra di essere in un film… Sara: E’ facile farsi due risate e liquidare l’ipotesi come se avessimo a che fare con un film di serie Z. ma se esiste anche una sola possibilità che stia accadendo veramente, è il caso di non abbassare la guardia. Gli esseri umani possono essere molto stupidi. Anche dopo aver visto la forza dirompente che ha raso al suolo l’intera città, qualcuno potrebbe rubare questo potere e cercare di piegarlo alle proprie ambizioni, qualunque sia il prezzo da pagare. La Umbrella potrebbe essere solo l’inizio di quest’incubo. Il mistero che avvolge la sentenza lo conferma. |
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Questi video non hanno alcuna intenzione di mostrare record personali o particolari abilità del giocatore, ma offre lo sviluppo del gioco da un punto di vista cinematografico per far assaporare al meglio le atmosfere e l'azione di gioco. Oltre a fornire strategie utili per affrontare particolari situazioni e risolvere alcuni rompicapo, offre inoltre la possibilità di leggere i file che vengono raccolti durante il gioco, assistere ai dialoghi tra i personaggi e gustare gli avvenimenti che contornano l'azione di gioco. Tutti i filmati sono in versione YouTube (.flv o mp4), per i quali si è cercato di mantenere uno standard audio e video di buona qualità.
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Completando tutte le missioni in modalità
Difficile con valutazione S si potrà accedere al livello 5
di potenziamento delle armi, che prevede appunto le
munizioni infinite.
Per sbloccare i livelli extra occorre
completare alcuni livelli con valutazione finale A oppure S:
Per ottenere questo bizzarro minigame occorre
completare tutti i livelli normali ed extra. Il livello
speciale è costituito da 10 sub-livelli.
Per sbloccare alcuni oggetti tipici degli altri Resident Evil occorre
terminare i livelli con valutazione finale A o S.
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Tutti gli artwork originali e gli schizzi preparatori pubblicati in questa pagina sono una piccola selezione degli artwork ufficiali realizzati dagli uomini della Capcom in fase di sviluppo del videogame e pertanto il copyright delle suddette immagini originali appartiene a Capcom. Il logo TheEvilProject.com posto sulle immagini rappresenta il copyright della composizione originale effettuata per raggruppare le immagini scelte e pertanto si invitano gli utenti a non rubarle (utopia) per poi utilizzarle in altri siti. Gli artwork originali e gli schizzi preparatori sono tratti dai volumi ufficiali "Biohazard Archives" e "Resident Evil Archives" pubblicati rispettivamente in Giappone e negli Stati Uniti da Capcom (all right reserved), ma in questo caso sono contenuti all'interno del gioco.
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Non molto è stato prodotto nel settore delle action figures e delle statue in resina per questo Resident Evil The Umbrella Chronicles. Magari ci si aspettava la riproduzione dei nuovi personaggi, Albert Wesker in primis e Sergei Vladimir a seguire, e dei nuovi mostri ma per il momento nulla di tutto ciò è sul mercato. Al contrario, la tedesca Gaya Entertainment ha pensato bene di legare il nome del titolo del Resident Evil esclusivo uscito per Wii alla produzione di alcune statue in resina davvero pregiate e particolareggiate, prodotte in edizioni limitate di 1500 pezzi come ormai è costume per gadget di questo genere.
Per poter accaparrarsi uno di questi splendidi oggetti bisogna fare in fretta perchè il rischio è che vadano esauriti in fretta, come è successo per la statua del Tyrant, uscita e polverizzata (ma magari qualcosa è possibile trovare su Ebay, c'è sempre chi ci specula su queste cose...). Grazie a vantaggioso cambio attuale dollaro/euro i prezzi non sono eccessivamente elevati. Le statue sono disponibili a partire da marzo 2008 e ne esce una ogni mese (Chris uscirà in aprile e Birkin in maggio).
Sin dall'uscita dei controversi film basati su Resident Evil il popolo dei fan si è sempre confrontato riguardo gli attori e le attrici più adatte per incarnare i personaggi della serie in una eventuale e remota trasposizione cinematografica fedele al videogioco. Navigando in giro per la rete mi sono imbattuto in un forum in cui alcuni utenti (tra cui un certo HailtotheKing) si erano dati da fare per ricercare gli artisti più assomiglianti ai personaggi di Resident Evil. Espressioni simili, pettinature, atteggiamenti: tutto fa brodo per ricercare una somiglianza che possa rendere plausibili alcuni attori come possibili pretendenti al cast di Resident Evil al posto di altri. Ma al di là di queste discussioni puramente da forum, esiste un popolo di appassionati che ama fabbricare da sè i propri costumi e, somiglianti o meno, adora indossare le vesti di personaggi dei videogiochi, dei fumetti e degli anime giapponesi in generale: i cosplayer. In questa sezione ho scelto (a mio insindacabile gusto e giudizio eheh) alcuni dei cosplayer più somiglianti ai personaggi di Resident Evil The Umbrella Chronicles. |
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