Kaya Scodelario: Claire Redfield
Hannah John-Kamen: Jill Valentine Robbie Amell:
Chris Redfield Tom Hopper: Albert Wesker Avan Jogia:
Leon S. Kennedy Donal Logue: Brian Irons Neal
McDonough: William Birkin Lily Gao: Ada Wong Chad
Rook: Richard Aiken Marina Mazepa: Lisa Trevor
Note
Website
E finalmente Anderson ha smesso di
fare film ispirati da Resident Evil!
Annunciato nel 2020 e probabilmente
già finito almeno per quanto riguarda le riprese, il reboot
cinematografico di Resident Evil é stato annunciato con un grido di
tripudio da tutti i fan in quanto i protagonisti della pellicola, che
uscirà probabilmente verso la fine di quest'anno, prevede una trama
collegata direttamente con quella dei giochi e vedrà protagonisti tutti
i personaggi storici della serie: Chris Redfield, Claire Redfield, Jill
Valentine, Leon S. Kennedy, Albert Wesker e William Birkin. Oltretutto
sarà ambientato a Raccoon City nel 1998!
Come dite? Troppo bello per essere
vero? In parte sono d'accordo, sembra davvero troppo per un'unica
pellicola.
Il cast di Resident
Evil reboot include Kaya Scodelario (Crawl)
Claire Redfield, Hannah John-Kamen (Ant-Man and the
Wasp) Jill Valentine, Robbie Amell (Upload)
Chris Redfield, Tom Hopper (The Umbrella Academy)
Albert Wesker, Avan Jogia (Zombieland: Double Tap)
Leon S. Kennedy, Donal Logue Brian Irons e Neal McDonough (Yellowstone)
William Birkin.
Sperando che sia la volta buona, vi
lascio con alcune foto che sono trapelate dal set in questi mesi. Tutto
fa ben sperare, incrociamo le dita e restiamo in attesa di ulteriori
sviluppi e del primissimo teaser/trailer.
Signori, il minestrone è servito!
Il 24 novembre scorso, dopo essere
stato rinviato a causa dell'ignobile pandemia che attanaglia il mondo da
ormai due anni, è uscito nelle sale il reboot cinematografico di
Resident Evil. Intitolato Resident Evil Welcome to Raccoon City, il film
si era mostrato timidamente nel corso della sua produzione con immagini,
sia ufficiali che leakate, che avevano fatto gridare i fan del franchise
al miracolo, soprattutto se messe in relazione con quello che fino a
quei giorni era stato RE dal punto di vista cinematografico (vale a dire
il guazzabuglio della premiata ditta Jovovich-Anderson che, nonostante
le assurdità, al botteghino fecero sempre e comunque sfracelli - chissà
perchè). A fianco però di queste immagini altamente evocative per tutti
gli appassionati della serie, il cast proposto per impersonare
finalmente i protagonisti videoludici storici in real life aveva invece
fatto storcere il naso, proponendo alcuni attori e attrici dalle
caratteristice fisiche piuttosto lontane dalle controparti poligonali
(Avan Jogia nei panni di Leon S. Kennedy e Hanna Jon-Kamen in quelli di
Jill Valentine tra tutti). Le premesse comunque erano tutto sommato
buone: la produzione infatti aveva rivelato che il film, oltre che un
reboot cinematografico distante dalla serie con protagonista Alice,
sarebbe stata fedele alla storia originale del videogioco e dunque si
sarebbe basata non solo sul primissimo Resident Evil (e il suo remake),
ma anche su Resident Evil 2 (e ovviamente il suo remake). A circa un
mese dall'uscita del film nelle sale, sono stati rilasciati alcuni
trailer e successivamente degli spot televisivi che effettivamente
mostravano scene iconiche che tutti gli appassionati del gioco survival
horror ben conoscevano, seppur accompagnate da un commento musicale che,
onestamente, non centrava una beneamata ceppa (What's up dei Four No
Blondes). Personalmente, di fronte a quelle immagini che lasciavano ben
sperare in una trasposizione cinematografica finalmente canonica di
quello che era RE, però c'era qualcosa che non quadrava. Come era
possibile inserire e mixare sapientemente le trame di due giochi così
"diversi" in un'ora e mezza, massimo due ore di film? Sembrava esserci
sin dalle prime battute davvero troppa carne al fuoco per un film
singolo: Jill, Chris, Claire, Leon, Wesker, William Birkin, la villa,
l'R.P.D.... manco con la durata del Signore degli Anelli sarebbe stato
possibile contenere così tanti avvenimenti come quelli narrati in due
capolavori survival horror come i primi due capitoli di Resident Evil. E
invece la produzione ha mantenuto fede a quanto anticipato e, con i
dovuti tagli e accorgimenti che ci stanno e sono percepibili soprattutto
da chi conosce già la trama dei due suddetti videogames, hanno portato
nelle sale un film godibile anche per chi non conosce i giochi a cui si
ispira, una tensione che mancava nelle pellicole di Anderson e,
nonostante i difetti che non mancano e che parevano fin troppo enormi
nei trailer, una storia di zombie di romeriana memoria che mancava da
tempo. Non era difficile fare meglio di Anderson: bastava semplicemente
non stravolgere la storia, non inserire una protagonista inesistente nei
gioci, lasciare perdere lo slow motion e metterci quella passione e
rispetto che il regista Johannes Roberts ha dimostrato di avere nei
confronti del franchise.
Resident
Evil concentrato
E' il caso di dire subito che
questa recensione contiene un sacco di spoiler sulla trama, che poi
spoiler in realtà non sono dal momento che tutti da queste parti
conoscono bene o male la trama di Resident Evil e Resident Evil 2, ma
chiaramente il film non propone pedissequamente quanto visto e vissuto
nei giochi e dunque siete avvertiti. Agggiungo inoltre, prima di
cominciare l'analisi della trama, che non parlerò della scena
post-crediti. Sì, c'è una scena post crediti in stile Marvel e non la
spoilererò per alcun motivo,. Ma se proprio volete, Google vi potrà
aiutare.
La prima scena del film propone qualcosa di mai visto prima e subito fa
capire allo spettatore che le differenze di trama con quella dei
videogiochi ci sono e sono pure consistenti, non limitandosi dunque
all'aspetto dei personaggi di cui abbiamo già accennato precedentemente.
La prima scena mostra un flashback ambientato nell'orfanotrofio di
Raccoon City, quello introdotto in Resident Evil 2 Remake, con due
bambini ce vengono svegliati di notte da un'inquietante presenza che si
rivela solo alla bambina, mentre il fratello si dimostra non solo
scettico, ma pure infastidito dalle parole della sorella che sembra
essere quasi ossessionata da quella presenza. Non si tratta di una
presenza ostile, tuttavia, ma sembra essere qualcuno di mostruoso in
grado di vagare per l'orfanotrofio indisturbato nella notte. Dopo essere
stata inseguita dalla bambina e aver pronunciato una sola parola, la
presenza si dilegua, appena in tempo, senza essere rilevata da chi
gestisce l'orfanotrofio: William Birkin. L'orfanotrofio è gestito
ovviamente all'Umbrella, che ovviamente ha i propri tentacoli in
qualsiasi struttura della città, ed è in mano a William Birkin. Fare due
più due per ci conosce la trama di RE è un gioco da ragazzi, molto più
ifficile per chi ha visto solo i film di Anderson senza sapere nulla
sulla serie. Ma i colpi di scena iniziali non terminano qui: i due
bambini altro non sono che Chris e Claire Redfield, affidati alla
struttura in quanto, appunto, orfani di entrambi i genitori.
L'azione si sposta ai giorni d'oggi, che poi d'oggi non
sono, in quanto il film è ambientato di dovere nel 1998 (e in questo
caso il lavoro della produzione è stato davvero ben fatto, introducendo
oggetti come videoregistratori o riferimenti a chat e forum che oramai
chi è nato dal 2000 in poi difficilmente ha mai utilizzato in quanto
caduti in disuso) e ci mostra la scena del camionista di Resident Evil 2
Remake, con tanto di panino sugoso con 20 mila calorie sul cruscotto, ma
con le debite diffrenze. Il camionista non è solo, ma ha dato un
passaggio a Claire Redfield (KAYA SCODELARIO), diretta a Raccoon City
per motivi ignoti e, misteriosamente, in autostop. oltre ad essere
affamao, il camionista pare pure ingrifato perchè cerca di fare delle
avances a Claire, distraendosi dalla guida e mettendo sotto una persona,
esattamente come nel gioco (ingrifamento a parte). La persona
sfracellata sparisce e il cane el camionista, un doberman, lecca
beatamente il sangue sull'asfalto, decretando la sua successiva
mutazione. Di fronte a questo avvenimento, Claire capisce che qualcosa
non quadra... e lo capiamo pure noi, dal momento che non si comprende
esattamente che cosa ci faccia lei su quel camion diretta a Raccoon
City.
Mentre i due
ripartono, facciamo la conoscenza con Leon S. Kennedy (AVAN JOGIA),
devastato nel letto di un motel dopo una notte brava (esattamente come
vuole la biorafia canonica del personaggio prima del suo arrivo a
Raccoon City). Reduce sicuramente a una sbronza, il Kennedy si trascina
in una tavola calda dove detona su uno sgabello del bancone, preso di
mira prima da Wesker (TOM HOPPER), Jill (HANNA JON-KAMEN) e Brad Vickers
(o forse si trattava di Richard Aiken? non mi ricordo), che lo usano
tipo tiro a segno posizionandogli una bottiglietta di plastica sulla
testa da usare come bersaglio con una pistola che spara proiettili a
ventosa, poi dai suoi futuri collegi dell'R.P.D., che lo apostrofano
proprio come novellino alle prime armi e non si fidano di lui, dal
momento che pare aver commesso un grave errore nel dipartimento in cui
era impiegato precedentemente. Al di là dell'aspetto fisico che lo fa
somigliare più a un Carlos Oliveira che al futuro protagonista di RE 4,
è interessante sottolineare che il ruolo di Leon in questo film sia per
tre quarti del suo utilizzo quasi quello di comic relief: Leon è davvero
un principiante alle prime armi, non gode della considerazione di
nessuno, è quasi un pesce fuor d'acqua sia prima della tempesta che per
buona parte di questa... e devo dire che la scelta è azzeccata, dal
momento che il ruolo di protagonista mascile ammazza zombie è cosa
soltanto di un altro personaggio. Nonostante la derisione generale, Leon
resta solo al bancon del bar prima i recarsi al lavoro e è testimone di
due eventi piuttosto importanti. La cameriera comincia a sanguinare dal
dotto lacrimale, chiaro sintomo di un'infezione in corso che mi piace
voler indicare come riferimento-cameo all'infezione di Las Plagas di
Resident Evil 5... e assiste allo scontro di un corvo con la vetrata del
locale, scontro apparentemente senza senso, ma che fa capire ancora una
volta che sta per succedere qualcosa di grave.
Claire raggiunge la casa di Chris, con il quale prima ha uno scontro
verbale (sintomo ce tra i due non corre buon sangue dal momento che
Claire aveva abbandonato da tempo, ma con buone ragioni, Raccoon City),
e che poi tenta di convincere a darle una mano, rivelando il motivo che
l'hanno spinta a tornare in quella città. Utilizzando una videocassetta,
Claire infatti mostra un video a Chris in cui un occhialuto Ben
Bertolucci (JOSH CRUDDAS) parla di una grave cospirazione orchestrata
dall'Umbrella Corporation. Mentre i due Redfield litigano, il dobermann
del camionista mostra al suo padrone tutto l'affetto che prova per lui,
mordendolo ad una mano ed infettandolo.
L'azione si sposta nell'abitazione dei Birkin, situata non si sa ove in
città. La piccola Serry, qui con i capelli bruni, a un incubo e i
genitori tentano di consolarla quando Birkin riceve un messaggio e
partono le sirene cittadine di un allarme generale. Le sirene vengono
udite chiaramente anche dai Redfield: Chris corre alla stazione di
polizia lasciando sola Claire con la chiara sindrome della signora in
giallo (magari se non fosse arrivata a Raccoon City, non sarebbe
successo nulla di quello che stava per accadere). E' in questo frangente
che il fan service entra in gioco a gamba tesa, mostrando su una
vetrata, scritta con il sangue, una frase iconica che scalda i cuori:
ITCHY, TASTY. Claire si impadronisce della moto di Chris e quasi si
scontra, guarda caso, con la macchina su cui viaggiano i 3 Birkin, in
fuga verso il laboratorio.
Ritroviamo i
membri della S.T.A.R.S. nel loro ufficio, incalzati da un aggressivo
Brian Irons (DONAL LOGUE) che li sprona a partire alla volta delle
montaggne Arklays, dal momento che il team Bravo capitanato da Enrico
Marini è sparito da quelle parti mentree stava indagando su un efferato
omicidio. Ovviamente, Leon viene imbruttito pure da Irons e non fa parte
della spedizione, ma se ne va a dormire tranquillamente nell'ufficio di
accoliemnto dell'R.P.D., ce ci viene mostrato, con tanto di statua,
esattamente come tutti lo conosciamo. E' in questi momenti che la
popolazione, infetta, si riversa nelle strade e comincia a caracollare.
Il camionista, infetto, si schianta proprio davanti all'R.P.D. ma Leon,
ancora in preda ai fumi dell'alcol, manco se ne accorge (una scena che
definir comica è davvero poco) e viene salvato proprio a Irons. A questo
punto, la trama vacilla violentemente. Sappiamo tutti che Irons è un
poliziotto corrotto, ma nel film la questione viene liquidata in un paio
di frame. Consapevole che Raccoon City sta per cadere, Irons se la
svigna in auto e scopre che le strade sono bloccate dagli uomini
dell'Umbrella (U.B.C.S.). Esiste solo un modo per andarsene dalla città:
con l'elicottero del team Alpha guidato da Brad Vickers, che però sta
sorvolando proprio in quei tragici momenti le montagne Arklays.
Individuati i rottami dei mezzi del team Bravo, la squadra di Wesker
giunge alla villa di Spencer, uno dei due fondatori dll'Umbrella
Corporation: entrano per cercare eventuali compagni superstiti. Inutile
sottolineare, da appassionato del primo RE e del suo Remake, quanto
questo sia, per me, il momento miliore del film. La villa è ricreata
magnificamente, l'atmosfera di abbandono, solitudine e pericolo
incombente pervade ogni inquadratura. Bastano solamente questi purtroppo
pochi minuti di esplorazione della villa da parte dei due gruppi (Chris
con Richard e Jill con Wesker) per affossare completamente tutta la
serie cinematografica di Anderson e gentile signora. Wesker a in mano
uno strano congegno elettronico ce sembra inviargli delle coordinate e
dei messagi. Jill non sa di che cosa si tratti, finchè non giungono in
una sala con un pianoforte. Wesker si mette a suonare alcune note della
Moonlight Sonata e si apre un passaggio segreto. E' in quei momenti
assurdi che fuori Brad viene attaccato, si alza in volo ma non fugge
come accade nei videogiochi, bensì si schianta contro la villa, proprio
contro la stanza in cui Wesker aveva appena aperto un passaggio. Solo
l'intervento di Jill salva la vita del comandante il quale rivela alla
collega di avere una missione da compiere, al soldo di una non
menzionata organizzazione che lo ha comprato. Jill chiaramente non crede
alle sue orecchie e rimane basita quando comprende che lei e i suoi
compagni Chris e Richard sarebbero stati sacrificati proprio dal loro
comandante. Tuttavia Wesker non riesce a sparare alla collega, ma anzi
la salva dall'attacco di uno zombie e si incammina lungo il passagio
segreto, un corridoio umido e angusto che solo lui sa dove conduce. Nel
frattempo Chris e Richard trovano presumibilmente Enrico Marini,
attaccato e azzannato da uno zombie che si mostra esattamente come nella
prima scena di zombie vista nel primo Resident Evil (e si gode, si gode
un sacco).
In città nel
frattempo gli zombie aumentano. Irons torna all'R.P.D. e viene salvato
da Claire nel parcheggio dall'attacco di un Cerberus. Cancelli chiusi
che non reggeranno molto, la stazione di polizia non può servire che per
armarsi di tutto punto assiemme a Leon, che sembra finalmente svegliarsi
dal torpore post sbronza. Un suono li attira nell'area delle celle e qui
incontrano Ben Bertolucci, imprigionato assieme a un tizio infetto.
Bertolucci vuota il sacco su quello che ha scoperto dell'Umbrella e
muore per mano dello zombie (non di Birkin mutato nè tantomeno di Mr X,
che non compare per nulla perchè non inserito nel cast). Dopo esser
stato salvato da Claire dall'attacco dello zombie assassino di
Bertolucci, Leon finalmente si ricorda che sa sparare pure lui.
Le barricate nel frattempo cedono e gli zombie entrano nella stazione di
polizia. Irons ha un'intuizione e con i due compagni di sventura riesce
ad abbandonare l'edificio, diretto all'orfanotrofio in cui Claire e
Chris erano stati da bambini. Claire ricorda chiaramente che in quel
luogo c'era qualcosa che non andava e ricorda anche i essere riuscita a
fugire da Birkin e i suoi inservienti mentre la stavano conducendo da
qualche parte proprio all'interno dell'orfanotrofio. Giunti sul posto,
Irons rivela l'esistenza di un passaggio segreto che conduce a villa
Spencer. E' proprio in questo luogo ce nuovamente il fan service entra
in scena senza mezzi termini: sul soffitto, tra i lampadari al neon, c'è
qualcosa, e quel qualcosa cattura Irons con la sua lunga lingua per poi
restituirlo ai piedi di Claire e Leon orribilmente mutilato. Si tratta
di un Liker, Sbucato chissà da dove, alla faccia della coerenza, il
Liker sta per attaccare ma succede il colpo di scena che nessuno si
aspetta: la figura ce terrorizava Clairee da bambina vive ancora in quei
luogi abbandonati e altro non è che la povera Lisa Trevor, una delle
prime vittime degli esperimenti sul T-Virus, canonicamente parlando, e
probabilmente la prima vittima degli esperimenti di Birkin in questo
mondo parallelo. L'invincibie Lisa attacca il Liker in un breve ma
memorabile scontro ed è proprio lei a indicare il passagio emnzionato da
Irons, prima di sparire nell'oblio. Il ruolo di Lisa trevor è
esattamente l'opposto di quello presentato nei videogioci e
paradossalmente questa scelta mi ha trovato d'accordo, non avendo mai
reputato il personaggio di Lisa un villain alla stregua di un Mr X, un
Nemesis o un Birkin mutato, ma avendolo sempre ritenuto una vittima
delle nefandezze dell'Umbrella, con una storia di sfortuna, tristezza e
desiderio di vendetta impareggiabili alle spalle. Lisa consegna a Claire
un mazo di ciavi e i simboli riprodotti sulle ciavi sono i semi delle
carte da gioco, quelli che tutti conosciamo, le stesse chiavi che
aprivano le porte dell'R.P.D. in Resident Evil 2. Un durello difficile
da ammorbidire in poco tempo.
Nella villa Richard e Chris stanno affrontano orde di zombie e Richard
ci rimette ovviamente la pelle. le scene i Chris che affronta un sacco i
zombie abbattenoli tutti è esattamente quello che i giocatori si
aspettano da lui. Non ci sono ovviamente macigni da prendere a pugni, ma
un bel po' di bersagli da buttare giù, proprio come in Resident Evil 5 o
nel capitolo con lui protagonista del recente Village, chili e chili di
piombo da mettere a segno. E' altresì interessante come alcune di queste
scene siano state girate in soggettiva, con l'accendino in mano, una
chicca che mi sento di catalogare come omaggio alla piega in soggetiva
del già citato Village o, che Dio mi perdoni, RE 7. Dopo il massacro,
Chris si ricongiunge finalmente con Jill, la quale gli rivela che Wesker
è un traditore (e qui, oltre all'abbraccio consolatorio, ci sarebbe
stata bene anche un po' di lingua in bocca, dal momento che pare esserci
del tenero tra loro).
Leon e Claire
raggiungono il laboratorio segreto ce sembra la stanzetta da fattucciera
di Madre Miranda. Oltre al registro che parla di Lisa Treevor e di tutte
le cavie decedute nel corso degli anni, ci sono alcune bobine che
attirano l'attenzione di Claire. In una di queste assistiamo alla
meesima scena vista nel Code: Veronica con Alexia e Alfre Asford ce
prima tolgono le ali a una povera libellula e poi ne gettano il corpo in
pasto alle formiche. Brividi lungo la spina dorsale e pure nella sacca
scrotale, davvero.
Nel frattempo, la trama si ricorda dii Birkin e della sua familia.
Arrivati anche loro nel laboratorio, Birkin vuole mettere al sicuro i
campioni di virus, coerentemente al plot videoludico. Ma quelle fiale
sono l'obiettivo di Wesker che sopraggiunge nella stanza e si vede
costretto prima a sparare a Birkin per difendersi e poi a seccare
Annette davanti a Sherry. Ferito a sua volta, Wesker cerca di
impossessarsi della valigetta con i campioni, ma viene minacciato pure
da Sherry. Secondo me non le avrebbe mai sparato, ma interviene Jill
alle sue spalle e lo neutraliza. Sul punto di morte Wesker si scusa per
quanto cercato di fare e dice ai sopravvissuti che esiste un treno che
li avrebbe condotti via dalla città in procinto di implodere. Era la sua
via di fuga. Wesker muore tra le grida di Jill.
Diretti al treno sotterraneo, Jill, Chris e Sherry vengono colti di
sorpresa da urla spaventose: si tratta di Birkin. Non è morto ma ha
assunto una dose di virus che lo trasforma nell'umanoide con l'occhione
sulla spalla. La creatura attacca i Redfield, che lo annichiliscono dopo
esser stati pure presi a parolacce (soprattutto Chris). Assieme
ovviamente all'impavido Leon, i nostri eroi raggiongono il treno, lo
mettono in marcia e partono verso la salvezza. Ma a poca distanza
dall'uscita, la città comincia ad implodere e il treno deraglia. Birkin
non è morto, si è evoluto in un mostro enorme che, pur ricordando la
versione a quattro braccia del Birkin mutato nei videogiochi, non ne
possiede il carisma e viene distrutto dall'inutile Leon con un
lanciiarazi recuperato nella carroza di prima classe (come dice lui).
Non rimane che raggiungere l'uscita a piedi ed abbandonare la città che
viene distrutta all'alba.
Se siete
arrivati fino a questo punto, forse vi starete chiedendo perchè io abbia
scelto di raccontare la trama del film. Avrei potuto semplicemente
parlare dell'aspetto tecnico, della CGI traballante in alcuni punti
(tipo il camion che si rovescia davanti all'R.P.D.), del make up degli
zombie tipico da B movie, di quanto alcuni personaggi siano poco
approfonditi (Irons e Jill), di quanto invece altri siano differenti da
come li conoscevamo (il chè non è un difetto, vedi l'umanizazione anche
eccessiva di Albert Wesker, ma l'ho apprezzata), di quanto MARINA MAZEPA
nei panni di Lisa Trevor sia stata perfetta e via dicendo. Ho scelto di
raccontare la trama per far capire quanto amore sia stato messo in
questo film nei confronti della trama originale. Era palese che c'era
tanta, troppa carne al fuoco, che molte cose sono state eliminate (Mr
X), che parecchie cose probabilmente saranno spostate in un eventuale
sequel (Nemesis o lo stesso Mr X, magari interpretato da Dolph
Lundgren), ma è anche palese che l'atmosfera in questo film è senza
dubbio quella di Resient Evil, i personaggi sono i personaggi di
Resident Evil, l'ossatura della trama è quella di Resident Evil. Il film
è costato poco, mi pare circa 40 milioni di dollari, ma il risultato
devo dire che, al netto dei difetti, è sorprendente perchè finalmente
Resident Evil ha avuto la trasposizione cinematografica che tutti
chiedevano da anni. Speriamo che vada bene al botteghino... C'è la scena
post-crediti che lascia presagire che si può andare avanti. E farlo con
qualcosa che io, anche dal punto di vista videoludico, vorrei davvero
molto (e che per ragioni ovvie non avrò mai). Ma magari poterlo vedere
al cinema... Incrociamo le dita.
Presentato con un teaser lo scorso
settembre 2020, Resident Evil Infinite Darkness sarù prodotto da Netflix
e uscirà sulla piattaforma in esclusiva nel 2021. Ancora nulla é
trapelato della trama, tutto ciò che si sa, anche perché il director al
recente Resident Evil Showcase non ha lasciato trapelare nulla se non
che sarà un lungometraggio e non una serie TV come recita la pagina di
Netflix, è che saranno protagonisti ancora una volta Leon e Claire
contro l'ennesima invasione di non-morti.
Pochi giorni fa, attorno a metà marzo,
Netflix stessa ha confermato le voci dei due protagonisti (Apostolides e
Stephanie Panisello), accompagnando la notizia da un paio di artwork
ufficiali e da una breve sinossi. Gli eventi narrati in Infinite
Darkness si svolgono qualche anno dopo quelli di Resident Evil 4.
“Nel 2006, c’erano tracce di un accesso improprio ai file
presidenziali segreti trovati nella rete della Casa Bianca. L’agente
federale americano Leon S. Kennedy è nel gruppo invitato per indagare su
questo incidente, ma quando le luci si spengono improvvisamente, Leon e
il team SWAT sono costretti a sconfiggere un’orda di misteriosi zombi.
Nel frattempo, Claire Redfield, membro dello staff di
TerraSave, incontra un’immagine misteriosa disegnata da un giovane in un
paese che ha visitato, mentre fornisce sostegno ai rifugiati.
Perseguitata da questo disegno, che sembra essere una vittima di
un’infezione virale, Claire inizia la sua indagine. La mattina dopo,
Claire visita la Casa Bianca per richiedere la costruzione di una
struttura assistenziale. Lì, ha una possibilità di ricongiungimento con
Leon e sfrutta l’opportunità per mostrargli il disegno. Leon sembra
rendersi conto di una sorta di connessione tra l’epidemia di zombi alla
Casa Bianca e lo strano disegno, ma dice a Claire che non c’è relazione
e se ne va. Col tempo, questi due focolai di zombi in paesi lontani
portano a eventi che scuotono la nazione fino al midollo.”
Infinite Darkness uscirà il prossimo 8 luglio di quest'anno.
Poche ore fa (19 maggio 2021) Netflix ha rilasciato il
primo trailer vero e proprio della serie. Al di là della presenza di uno
pseudo Tyrant parlante (!) la serie non sembra essere malvagia.
Nel mese di
Agosto 2020, Netflix ha annunciato la produzione di una serie TV live
action dedicata a Resident Evil. Il titolo definitivo non é stato ancora
anticipato, così come nulla si sa sul cast né sulla data di rilascio dei
primi episodi. Tuttavia Netflix stessa ha spiegato che la trama
ambientata a distanza di quasi trent’anni dalla scoperta del Virus T,
porterà a galla i segreti dell’Umbrella Corporation e questi, scoperti a
New Racoon, saranno l’inizio della fine per Billie e Jade Wesker.
Ehm... scusate ma... New Raccoon? Billie e jade Wesker?
Da quando Wesker ha avuto due gemelle? Al momento eravamo solo a
conoscenza di un figlio, maschio per di più, Jake Muller. O forse si
tratta di Alex Wesker?
Tenete
d'occhio questa pagina per rimanere aggiuornati sui prossimi sviluppi.
Dal film è stato scritto un libro, Resident
Evil: Genesis, di Keith R.A. DeCandido
Website
visualizza
Basato sulla fortunata serie dell'omonimo
videogioco, Resident Evil racconta la storia di una unità
paramilitare che ha il compito di comprendere che cosa è
successo all'interno di un enorme edificio in cui è situato il
laboratorio di ricerca e sviluppo della società farmaceutica
Umbrella.
Evitiamo inutili giri di parole: questo film
non ha niente a che fare con Resident Evil eccetto che il
titolo. E' inquietante ragionare su come una licenza così
importante sia stata letteralmente buttata via con una
produzione che non ha alcuna parentela con la trama, con
l'atmosfera, con l'orrore della serie dei videogiochi. Preso di
per sé il film di Resident Evil è un banale film d'azione con le
solite americanate e qualche buona idea sfruttata peggio che
male, ma è inevitabile che gli appassionati della saga si
attendessero di rivivere, non dico allo stesso modo ma quasi, le
emozioni suscitate dal gioco. Alveare? Red Queen? Ma che sarebbe
questa roba? Dov'è la lugubre villa? Dove stanno le inquadrature che
incutono timore alla Dario Argento? E poi... dov'è il Tyrant? E
i personaggi... chi sono? Dov'è Chris Redfield? E Wesker? E quel
coniglio di Brad Vickers che scappa con l'elicottero senza
attendere i compagni? In questo film non c'è molto di Resident
Evil e quando parlo di Resident Evil ne intendo l'anima, lo
scheletro, i muscoli, il cuore. Niente. In questo film di
Resident Evil non c'è che il titolo. E' indubbio che sicuramente
George A. Romero, al quale era stato inizialmente proposto di
fare il film, avrebbe saputo fare mille volte meglio.
Concludendo, se vi aspettate un film capace di
trasportarvi con le emozioni a quando giocavate al buio al primo
capitolo di Resident Evil lasciate perdere e rimettete il gioco
nella console. Se invece non conoscete affatto la trama
originale che avrebbe dovuto ispirare questa produzione
cinematografica, allora dateci un'occhiata, potrebbe anche
piacervi. Ma Resident Evil è
un'altra cosa.
- Gli eventi raccontati nel film sarebbero
successi prima degli eventi raccontati nel primo capitolo del
videogame. Il film termina inoltre con una sequenza che ricorda
molto la sequenza introduttiva di Resident Evil 2 e Resident
Evil 3, con raccoon City completamente distrutta e in balia
degli zombi.
- La protagonista principale, Alice, non è
mai chiamata per nome durante il film. Il suo nome completo è
Alice Abernathy.
- Il titolo di giornale "The Dead Walks" è un
riferimento al film di George A. Romero "Day of the Dead".
- Il personaggio di James Purefoy è ispirato
ad Albert Wesker (e qui ci starebbe bene una grassa risata
N.d.A.W.)
- Il treno Alexi-5000 è lo stesso treno visto
in Resident Evil 2.
- L'unica creatura che appare nel film a
parte cani e zombie è un licker.
- I presidenti della Capcom giapponese e
americana partecipano nel ruolo di zombie.
Scampata alla morte, Alice e qualche altro
sopravvissuto all'epidemia di T-Virus a Raccoon City tra cui
Jill Valentine cerca una via d'uscita dalla città assediata
dagli zombie e da una creatura con uno scopo ben preciso,
Nemesis.
Non era
difficile fare qualcosa di meglio del primo film basato su
Resident Evil e questo Apocalypse, pur restando nel filone
dei film americani dozzinali di bassa qualità, se non altro
ha il piccolo pregio di non aver sconsacrato al 100% alcuni
riferimenti alla serie di videogame. E sottolineo alcuni. In
questo sequel troviamo Jill Valentine con l'esatto costume
indossato dall'originale in Resident Evil 3: Nemesis, ma un
po' troppo spaccona e sboccata per risultare una
riproduzione fedele della controparte poligonale; troviamo
Nemesis, quasi identico e con l'aggiunta di un potente
mitragliatore che avrebbe dovuto avere anche nel gioco ma
che alla fine gli è stato negato; troviamo una Raccoon City
in preda al panico e diretta inevitabilmente verso la
distruzione grazie a un ordigno nucleare tattico; troviamo i
dobermann zombie, a mio avviso il capitolo del film in cui
appaiono è il migliore della pellicola; troviamo Carlos e
gli altri mercenari, seppur in ruoli leggermente differenti.
Ciò che invece non troviamo, ed è inquietante, è il motivo
reale per cui era stato creato il T-Virus. Nel film questo
doveva essere un modo per guarire una bambina da una
malattia genetica, ma è una pura invenzione "buonistica" che
non ci azzecca proprio nulla con le motivazioni originali
che spinsero Spencer e i suoi soci a condurre ricerche a
riguardo (utilizzo del virus per scopi militari). Questo
buonismo tipico dei film americani in cui un qualcosa che
semina distruzione era stato creato in realtà per scopi più
che nobili urta, da leggermente sui nervi, distorce il film.
Per non parlare poi dello scontro a mani nude tra Alice e
Nemesis, che rasenta a dir poco il ridicolo. E' evidente che
il gusto di storpiare a piacimento una trama che poteva
diventare una pietra miliare del cinema horror è oramai una
regola per questa serie di Resident Evil cinematografici che
pare doversi sviluppare in ben altri due sequel. Mamma
mia...
Leggermente meglio del primo film grazie
all'inserimento di Jill Valentine e a molti riferimenti alla
serie videoludica, questo film soffre però degli stessi difetti
del predecessore. Valgono quindi le conclusioni di quest'ultimo.
- Gli eventi raccontati nel film sono gli
eventi di Resident Evil 2 e Resident Evil 3 adattati per la
pellicola.
- Originariamente il film avrebbe dovuto
chiamarsi Resident Evil: Nemesis ma l'uscita quasi contemporanea
di Star Trek: Nemesis ha convinto la produzione a cambiare
l'ultima parte.
- Per il ruolo di Jill Valentine era stata
scelta
Natasha Henstridge, che però ha
dovuto rifiutare in seguito a altre proposte.
- Il sito del film rivela che il nome della
protagonista sarebbe in realtà il suo codice; il nome originale
sarebbe Janus Prospero.
- Il personaggio di Angela Ashford sarebbe
basato su quello di Sherry Birkin di Resident Evil 2.
Titolo
Resident Evil: Extinction
Anno
2007
Produzione
Germania, Francia, Gran Bretagna
DVD
No
Genere
Azione
Durata
95 minuti circa
Regia
Russell Mulcahy
Distribuzione
Screen Gems
Cast
Milla Jovovich, Ali
Larter, Oded Fehr, Mike Epps, Iain Glen,
Ashanti Douglas, Matthew Marsden, Chris Egan, Spencer
Locke, Jason O'Mara
Milla Jovovich, Ali
Larter, Wentworth Miller (Chris Redfield), Shawn Roberts
(Albert Wesker), Kim Coates, Kacey Barnfield, Boris Kodjoe
Note
Website
visualizza
Testo
Milla Website Gallery
(in questo link potete vedere il trailer del film in HD, 5
video girati dietro le quinte, le prime immagini del film in
alta risoluzione, i loghi ufficiali del film e alcune
interviste e commenti dei protagonisti)
(le immagini tratte dal film che seguono sono state
riprodotte in 3D: per visualizzarle correttamente occorre indossare i
famosi occhialini anaglifi rosso/blu)
Non è
certamente una novità che i film di Anderson basati su
Resident Evil non abbiano molto da spartire con la serie di
videogiochi della Capcom e questo quarto episodio non fa
certo eccezione. La presenza di personaggi della serie
videoludica quali Chris e Claire Redfield, Albert Wesker e
parecchi riferimenti all'ultimo capitolo uscito per Xbox 360
e PS3 (Resident Evil 5) non sono elementi che migliorano la
qualità del film, come potrebbe sembrare ad una prima
analisi, ma anzi lo rendono ancor meno credibile degli altri
tre.
La storia
riprende dal punto in cui era stata interrotta: Alice e i
suoi assurdi cloni raggiungono la base giapponese
dell'Umbrella, nella quale si trovano faccia a faccia con il
suo presidente (?), Wesker, il quale sottrae alla donna
bionica i poteri che la rendevano invincibile per
trasformarla in una persona "normale". In seguito a questo
episodio, Alice si mette alla ricerca di Arcadia, la
misteriosa città che promette salvezza ai sopravvissuti, e
dei sopravvissuti fuggiti in elicottero, tra i quali c'è
Claire Redfield. In un crescendo di azione e colpi di scena
(alcuni dei quali davvero delle forzature assurde) la verità
che viene a galla è che Arcadia è una nave dell'Umbrella
che, spacciandosi per ancora di salvezza, cattura i
superstiti per soggiogarli o utilizzarli per altri
esperimenti... e il suo comandante è Albert Wesker.
L'impatto
visivo e la fotografia del film sono buoni, così come la
colonna sonora del film, e anche la caratterizzazione dei
personaggi originali non è del tutto malvagia, prima fra
tutte quella di Alice che, tornata senza superpoteri,
acquista maggiore umanità, nonostante le solite scene
d'azione assurde e quasi inguardabili (la sequenza nella
quale colpisce un vetro con cui uccide un incrocio tra un
Cerberus e un Adjule è qualcosa di veramente risibile).
Dall'altro lato troviamo invece i personaggi tratti del
videogioco, i fratelli Redfield e Albert Wesker. Nulla da
eccepire sull'interpretazione degli attori: ma il contesto
in cui si muovono fa acqua da tutte le parti. Claire
Redfield soggiogata dal congegno con cui il Wesker vero
(quello di Resident Evil 5) aveva soggiogato Jill Valentine
nel gioco non è credibile, così come non è credibile che
proprio suo fratello Chris si trovi esattamente nel luogo in
cui Alice e Claire trovano qualche sopravvissuto; Albert
Wesker, rappresentato come presidente dell'Umbrella, viene
mostrato come sotto l'effetto del T-virus e con in corpo Las
Plagas, che esce dalla sua bocca in stile Majini o, se
vogliamo almeno noi usare un po' di coerenza, in stile
Osmund Saddler. E' proprio su Albert Wesker che il film
dimostra di non avere la più pallida idea su dove andare a
parare, riproponendo di pari passo alcune sequenze non
liberamente tratte dal videogioco ma esattamente copiate in
ogni suo fotogramma e dialogo. Il combattimento tra Wesker e
i fratelli Redfield è la copia esatta di quello tra Wesker e
Crhir e Sheva Alomar visto nel videogioco, con tanto di
battuta iniziale di Wesker sulla "family reunion" (battuta
che ha un senso nel videogioco, ma nessuno nel film, in
quanto chi non conosce il videogioco non può sapere che in
passato Wesker ha avuto a che fare sia con Chris - erano
entrambi membri della stessa squadra S.T.A.R.S. - che con
Claire - incontrata e malmenata nel Code: Veronica). Non è
inoltre possibile passare sopra a due delle più grosse
cavolate dell'intero film, se non dell'intera serie di film:
Wesker colpito con un coltello in testa da Alice, colpo
sferrato con la velocità e l'energia di un bradipo
addormentato e non evitato da Wesker, quando pochi secondi
prima evitava addirittura i proiettili di due pistole e
compiva evoluzioni degne del signor Anderson (quello di
Matrix, non il marito di Milla); la liberazione dei fratelli
Redfield dalle capsule in cui erano stati imprigionati:
Alice utilizza un congegno elettronico nel quale i due
malcapitati compaiono in fotografia esattamente com'erano
pochi secondi prima... chi ha scattato le loro foto?
E' difficile
passare sopra anche sulla presenza del Majini boia, che è
una creatura completamente fuori luogo in una città, seppur
riprodotto fedelmente in base a quanto visto in Resident
Evil 5, ma è meglio soprassedere, dal momento che i richiami
di Anderson al gioco sono stati utilizzati semplicemente per
richiamare l'audience dei ragazzini che hanno scoperto
Resident Evil solo al cinema o solo con l'ultimo capitolo
videoludico. La stessa introduzione del 3D, oltre a seguire
la moda ormai imperante, non serve al film ma serve solo a
coprire con effetti scpeciali le magagne di una trama
inesistente e i falsi collegamenti alla storia originale,
che si risolvono in enormi storpiature e rimescolamenti
assurdi fini a se stessi.
Resident Evil
Afterlife resta dunque al livello dei predecessori, forse
qualche gradini più sotto se rapportato alla trama originale
di Resident Evil, alla quale resta aggrappato con le unghie
come alibi per occultare la pochezza globale della
pellicola. Neppure la presenza di Jill Valentine soggiogata
nella scena finale può salvarlo da una valutazione
sufficiente, ma anzi, è la prova lampante di quanto scritto
in questo commento. Speriamo solo che Anderson e la Jovovich
la smettano di andare avanti con questa serie di film (cosa
difficile, visti gli incassi) e che si produca un film degno
di essere intitolato Resident Evil.
In una intervista rilasciata al New York Magazine, Milla
Jovovich ha annunciato che il marito (Anderson) ha cominciato a
lavorare sul sequel di Resident Evil Afterlife. Ha inoltre
aggiunto che stanno parlando molto con i fan (del film o del
gioco? mi chiedo io) tramite Twitter e i social network in
generale per sapere che cosa vogliono a livello di trama e quale
personaggio vogliono che compaia in questo prossimo film.
Paul Anderson ha
comunicato durante un intervista al San Diego Comic Con che un
quinto episodio di Resident Evil è possibile ma non se ne
parlerà perchè si deve curare un film alla volta e Afterlife è
appena uscito. Aggiunge anche una frase misteriosa: "For us, it
is not a business, it is a passion." (Ma c'è ancora qualcuno che
ci crede...?)
Titolo
Resident Evil Retribution
Anno
2012
Produzione
Germania, Gran Bretagna
Disco
Sì
Genere
Azione
Durata
92 minuti circa
Regia
Paul Anderson
Distribuzione
Warner Bros.
Cast
Milla Jovovich,
Michelle Rodriguez, Li Bingbing,
Kevin Durand, Johann Burb,
Sienna Guillory, Shawn Roberts, Luther West, Megan
Charpentier
Il quinto capitolo si dimostra il migliore della saga,
superando di gran lunga Afterlife e persino Extinction, (ritenuto fino
ad ora da me il migliore). Retribution è una splendida transizione tra i
capitoli precedenti e un eventuale epilogo. Il punto di forza maggiore
di Retribution è un livello d'azione alto, soffocante e incessante con
una piccola ma percettibile componente horror fantascientifico; più di
una volta si notano somiglianze persino con Alien. I personaggi sono
sicuramente una delle cose che i veri fan del brand ameranno: Leon,
Barry, Jill, Wesker, tutti sono fedeli al modello originale del videogioco
e anche se si poteva fare meglio sul grande schermo rendono abbastanza
bene. Alice come sempre è in splendida forma e stavolta decisa davvero a
chiudere i conti per sempre. Il finale è semplicemente maestoso forse la
vera chicca del film, apertissimo a un epilogo che a questo punto spero
davvero di vederlo ma comunque appropriato al film. Ultima nota di
merito va ancora una volta al 3D. Non ben realizzato come in Prometheus
ma ugualmente potente e pronto a farvi venire i brividi in molte scene.
Colonna sonora favolosa.
Titolo
Resident Evil The Final Chapter
Anno
2016
Produzione
Germania, Gran Bretagna
Disco
Sì
Genere
Azione
Durata
106 minuti circa
Regia
Paul Anderson
Distribuzione
Warner Bros.
Cast
Milla Jovovich,
Ali Larter, Iain Glen, Shawn Roberts, Ruby Rose, Mark
Simpson
Irriducibile fino all'ultima sequenza,
si conclude la saga di successo durata quasi tre lustri. La storia si
riscrive ancora una volta e nell'infinito deserto post apocalittico
emerge la speranza di salvare ciò che resta di un'umanità braccata da
miliardi di zombie e manovrata da pochi potenti senza scrupoli. Milla
Jovovich, eterna eroina, splendida quanto invincibile, combatte per il
definitivo ritorno nei sotterranei di Raccoon City, dove tutto ebbe
inizio. Surreale ed impeccabile, l'ultimo capitolo regala una bellezza
attrattiva che rapisce fino alle confuse sequenze finali, un visionario
epilogo bello quanto nostalgico.
Biohazard 4D Executer è un film di
animazione 3D giapponese che viene riprodotto in alcuni
parchi tematici del Sol Levante. Il film è ispirato
lontanamente al mondo di Resident Evil, da cui resta
comunque scollegato a livello di storia e personaggi.
Titolo
Resident Evil (Biohazard) Degeneration
Anno
2008
Produzione
Capcom
DVD/Blu-Ray
Sì
Genere
Animazione Horror
Durata
- -
Regia
Makoto Kamiya
Distribuzione
Sony
Cast
Paul Mercier, Alyson
Court, Laura Bailey, Steven Blum, Roger C. Smith, Michelle
Ruff, Crispin Freeman, Michael Sorich
Note
La vocalist giapponese Anna
Tsuchiya interpreterà la sigla finale dal titolo "Guilty".
Resident Evil Degeneration è un film del 2008, realizzato interamente
in computer grafica che, a differenza della saga cinematografica con
Milla Jovovich segue le vicende della serie principale dei
videogiochi e funge da prequel agli eventi di Resident evil 5 . LA
TRAMA Sette anni dopo gli eventi di Racoon city (RE3) , l'Umbrella
dichiara bancarotta e chiude i battenti ma ovviamente non è finita
qui, Il virus T viene ancora utilizzato da cellule terroristiche e
questo porta il pentagono a creare un programma di ricerca
alternativo gestito dalla Will Pharma che si ritrova sotto accusa da
parte di Terra Save (di cui fa parte Claire Redfield ) di utilizzare
cavie umane. La scena si.sposta in un aeroporto dove si trovano il
senatore Davis (Maggiore azionista della Will Pharma ) e la stessa
Claire. All'improvviso un attacco Terroristico tramuta le persone
all'interno e si scatena il caos in aereoporto e in città, a
risolvere la situazione viene chiamato Leon Kennedy (ovviamente) che
insieme a Claire scopriranno la Verità dietro la multinazionale.
Ora, il film è un ottimo
prodotto, nonostante sia del 2008 ancora oggi la CGI è godibilissima
e la trama è abbastanza coinvolgente e poco banale, certo non
mancano i lati negativi come un nemico (umano) stereotipato e
abbastanza scontato e un nemico (non umano) troppo simile al famoso
William Birkin di Resident Evil 2 e come troppo spesso accade nei
film per fare la cosa "giusta fa il disastro", ma la pecca più
grande del film è Leon. Il nostro ex poliziotto è stato reso un
essere invincibile con una mira da cecchino e caricatori infiniti
,quando i fan di vecchia data sanno bene.quanto è facile morire o
ritrovarsi senza proiettili. Il film è canonico con i capitoli
principali della serie e tratta argomenti non completamente trattati
nei giochi e per la prima volta viene mostrata la Tri-Cell e
presenta vari omaggi alle controparti videoludiche. Il film avrà due
sequel Re Damnation e Re Vendetta (sempre con Leon ovviamente), che
nel complesso formano una più che godibile trilogia cinematografica.
Leon S. Kennedy, Ada Wong, Svetlana
Belikova, Ingrid Hunnigan
Note
Website
visualizza
Il 14 settembre 2010 , con un comunicato ufficiale,
Capcom Japan e Sony Entertainment annunciano
la co-produzione del film in CG Resident
Evil Damnation sequel di Resident Evil
Degeneration. Dopo il successo del
predecessore, pubblicato nei cinema in
Giappone e in Blu-Ray e DVD nel resto del
mondo (oltre 1 milione e seicentomila copie
vendute), Resident Evil Damnation avrà per
protagonista lo stesso protagonista di
Degeneration, Leon S. Kennedy (Resident Evil
2 - Resident Evil 4) e uscirà nelle sale
cinematografiche giapponesi nel 2012,
ovviamente in 3D. Ancora nessun dettaglio
riguardante la location e la trama. Il 2
novembre 2010 G4tv.com ha pubblicato
il
primo trailer di Resident Evil Damnation
(sequel di
Resident Evil: Degeneration),
trailer che sarà contenuto nel DVD/Blu-ray
di Resident Evil Afterlife, in uscita a fine
2010. Il trailer mostra Leon S. Kennedy
contro un branco di Licker in una città
europea sotto assedio.
Titolo
Resident Evil Vendetta (Biohazard
Vendetta)
Anno
2017
Produzione
Giappone, Stati Uniti
DVD
Sì
Genere
Azione
Durata
- -
Regia
Takanori Tsujimoto
Distribuzione
Sony
Cast
Chris Redfield, Rebecca
Chambers, Leon S. Kennedy, Glenn Arias